Il poker online sta per essere legalizzato in California
Uno studio commissionato dalla California Gaming Association ha dimostrato che lo stato potrebbe incassare un ulteriore miliardo di dollari in dieci anni se la legislazione per regolamentare il poker online nel territorio dello Stato diventa legge. Lo studio ha anche determinato che il poker online potrebbe creare più di un migliaio di nuovi posti di lavoro.
Nel corso degli ultimi anni, in California, ha subito una grave crisi di bilancio. Lo stato si trova a fronteggiare un debito pubblico di oltre 25 miliardi di dollari. tasso di disoccupazione dello Stato è il dodici per cento, al di sopra della media nazionale, la più alta percentuale degli ultimi 50 anni. La crisi del mercato immobiliare ha anche portato a una diminuzione della base fiscale imponibile dallo Stato ed ad un un calo del gettito fiscale.
Lou Correa, un senatore dello stato della California, ha proposto al Senato il Bill 40, Il disegno di legge, “Job Creation e Online Gaming Accountability Act”, che consentirebbe ai residenti dello stato di giocare a poker online su siti autorizzati dal governo californiano, un po’ come succede anche in Italia con l’AAMS, che gestisce scommesse e gioco a distanza nel nostro Paese.
Le aziende che desiderano sviluppare poker room online possono candidarsi ad una licenza di gioco in California, pagando ovviamente le tasse sul reddito generato.
Il senatore Correa ha detto che uno degli aspetti più importanti del disegno di legge è che “mantiene le entrate in California e posti di lavoro nello stato, invece di che all’estero o in un’altra parte degli USA.” Ha anche detto che appena eletto governatore, Jerry Brown esaminerà qualsiasi misura che possa aumentare le entrate fiscali senza dovere apportare tagli ai servizi pubblici essenziali.
Un altro studio, condotto da Tulchin Research, ha dimostrato che oltre il sessanta per cento di tutti i residenti dello stato di sono a favore della creazione di siti di poker online per aiutare il deficit di bilancio. Attualmente, i residenti del Golden State spendono più di 13 miliardi di dollari ogni anno per giocare a poker online su siti stranieri.
Lo studio condotto da Tim Gage, ex direttore del Dipartimento delle finanze della California Gray Davis e dal suo Blue Sky Consulting Group, conclude che gli utili che il poker online genererà per lo Stato arrivano a $ 1,01 miliardi annui.
Un sondaggio dalla società di sondaggi Tulchin rileva che la maggior parte degli elettori della California è favorevole all’idea di regolamentare il poker online in California.
Al momento milioni di americani giocano a poker online, nonostante leggi federali e statali destinate a scoraggiarlo. Oltre al New Jersey, nessuno Stato permette ai propri residenti di giocare a poker online. La legge federale, nel frattempo, vieta alle banche e altre istituzioni finanziarie il trasferimento di denaro ai siti di gioco online, perchè in contrasto con le regole antiriciclaggio.
Internet, tuttavia, ha una portata globale, e permette di giocare quindi off-shore su poker room internazionali. L’analisi di Blue Sky, commissionata dal California Online Poker Association, stima che 1,86 per cento dei residenti in California gioca a poker online, ovvero circa 700.000 californiani.
L’analisi di Blue Sky presume una tassa del 10% sugli incassi lordi di gioco e un tasso di crescita del 5,5 per cento annauli. Si pensa che lo Stato riceverà 100 milioni dollari all’anno con la legalizzazione del poker online, generando un indotto volto a generare nuova ricchezza per lo stato.
L’analisi dei progetti mostra puntualmente come la legalizzazione del poker online creerebbe un giro d’affari complessivo da 193 milioni dollari creando oltre 1.000 posti di lavoro – assumendo che gli operatori delle poker room siano basati in California.
La relazione di Blue Sky ammette, tuttavia, che i suoi risultati sono grezzi e il prodotto di dati incompleti. gioco d’azzardo su Internet è in gran parte non regolamentata e i più grandi operatori di poker online sono società private che non rivelano i propri dati finanziari. Inoltre, molte poker room online sono tutti situate in altri paesi. In pratica Blue Sky ha dovuto fare qualche congettura per riempire gli spazi vuoti.
Il sondaggio Tulchin, d’altra parte, è il prodotto di un sondaggio telefonico su 600 persone in tutto lo stato condotto a fine dicembre, e come tutte le indagini, naturalmente, ha i suoi loro limiti. Tulchin conclude che il 66 per cento degli elettori della California è a favore della regolazione ed alla tassazione del poker online.
La ricerca rileva inoltre che gli elettori chiedono che i siti di poker online che eventualmente opereranno in California, dovrebbero avere la sede nello stato e i giochi devono essere controllati e regolamentati dal governo. L’indagine Tulchin stima che il 65 per cento degli elettori preferiscono operatoridi pker online della California a quelli di altri stati.
Nel frattempo, Tulchin conclude che l’84 per cento dei californiani vogliono che lo stato regolamenti il poker online non il governo federale. Alla fine dell’anno scorso, il senatore Harry Reid, D-Nevada, ha provato a spingere una legislazione che avrebbe dato il controllo federale sulla legalizzazione del poker online.
“Il governo federale è interessato a gestire il poker online”, afferma Correa. “Allora, o noi, tuteliamo i giocatori e portiamo delle entrate per i californiani o quei dollari spesi nel poker online in California andranno al governo federale”.
La proposta di Correa, il Senate Bill 40, consentirà agli operatori esistenti agevolazioni per il poker online in California con un numero imprecisato di licenze disponibili, prevedendo anche sanzioni dure per tutti i siti di gioco online non autorizzati al servizio in California. Un disegno legge concorrente, del Sen. Roderick Wright, D-Compton, avrebbe consentito a qualunque impresa, straniera o nazionale, di fare un’offerta per una delle tre licenze per operare un sito di giochi online in California.
Il piano di Wright, in altre parole, è ottenere un alzamento dei costi di licenza, mentre Correa preferisce tasse potenzialmente più piccole ma la certezza che tutti i profitti resteranno in California a lungo termine.
Ci si aspetta che Wright e Correa e i rispettivi sostenitori inizieranno a darsi battaglia nel corso dei prossimi mesi, ciascuno con la propria controversa idea di regolamentare il poker online nello Stato della California. Stiamo a vedere cosa accadrà
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Print article | This entry was posted by jonathanlucapokere on January 18, 2011 at 11:08 pm, and is filed under Mercato del Poker. Follow any responses to this post through RSS 2.0. You can leave a response or trackback from your own site. |